Terre e rocce da scavo

Analisi di terre e rocce da scavo

Terre e rocce da scavo vengono prodotte durante le operazioni di sbancamento, fondazioni, trincee, lavori di consolidamento, trivellazioni, livellamenti di opere in terra e opere infrastrutturali. Rocce e terre da scavo non rientrano però nella categoria dei rifiuti inerti. 

 

Ecoopera esegue analisi per la caratterizzazione di terre e rocce da scavo; può essere anche di supporto consulenziale prima, durante e successivamente all'espletamento delle attività su di un cantiere di scavo. In queste fasi supportiamo il cliente nel campionamento ,secondo norma UNI 10802, e nella scelta delle analisi in funzione delle caratteristiche del sito, della sua destinazione d'uso (agricolo, residenziale, industriale, ...) e del prevedibile impiego dei materiali escavati.

Alle terre e rocce da scavo possono essere applicati regimi normativi diversi in relazione alla natura, alla provenienza e destinazione dei materiali.

Vuoi saperne di più? Chiedi al nostro esperto!

Il destino dei materiali da scavo

Riutilizzo di terre e rocce da scavo in deroga alla disciplina dei rifiuti

Le terre e rocce da scavo possono essere gestite in deroga alla normativa sui rifiuti se vengono riutilizzate nello stesso luogo di produzione (Art.185 c.1 lett. D. Lgs 152/2006), o nel caso in cui vengano gestite come sottoprodotti (DPR 120/2017).  Questi materiali possono quindi essere riutilizzati nell'ambito della medesima attività durante la quale sono stati generati o, ancora, nell’ambito di una diversa attività o in altri processi produttivi.

La caratterizzazione del materiale di scavo è necessaria per escludere qualsiasi possibilità di contaminazione con sostanze pericolose.
Il DPR 120/2017 definisce le analisi nel caso di grandi cantieri sottoposti a VIA/AIA: quantificazione di idrocarburi e metalli pesanti, contaminazioni riconducibili a fondi naturali e ad attività antropiche svolte nel sito o nelle sue vicinanze.
L’analisi dell’eluato da test di cessione (art. 9 del D.M. 5 febbraio 1998) viene effettuata nel caso in cui lo scavo interessi porzioni di materiale di riporto e dove necessario per garantire la tutela delle acque sotterranee.

Nel caso di opere sottoposte a VIA o AIA la norma prevede la presentazione di un Piano preliminare di utilizzo in sito che deve contenere: descrizione del sito di origine del materiale, piano di campionamento e analisi, elenco delle sostanze da ricercare.

Gestione di terre e rocce da scavo come rifiuti

Le terre e rocce da scavo possono essere gestite anche come rifiuti: subiscono quindi un processo di classificazione, messa in sicurezza, campionamento sull’insieme di tutte le frazioni granulometriche, trattamento in situ e gestione del rifiuto fino a destino o recupero.

La caratterizzazione delle terre e rocce da scavo gestite come rifiuti è finalizzata alla verifica di conformità del materiale in relazione alla destinazione.
L’ammissibilità in discarica è subordinata alla non pericolosità del materiale e all’esclusione del rilascio di contaminati nell’ambiente attraverso analisi su eluato da test di cessione. Il D.Lgs. 2003 n. 36 e dal D.Lgs. 3 settembre 2020 n. 121, definisce i criteri di ammissibilità in funzione al tipo di discarica.

Nel caso in cui il rifiuto sia conferito ad un impianto di trattamento ed il materiale sia destinato al recupero ambientale, i principali criteri da soddisfare per la cessazione di qualifica del rifiuto sono la conformità dell’eluato da test di e la compatibilità con la destinazione d’utilizzo.

Contattaci
Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci il tuo cognome.
Per favore inserisci la tua email.
Per favore inserisci il tuo telefono.
Per favore inserisci l'indirizzo.
Per favore inserisci un messaggio da inviare.
Per favore acconsenti al trattamento dei dati personali per poter inviare la richiesta di contatto.

privacy@ecoopera.coop

+39 0461 242366

resta sempre informato
Per favore inserisci la tua email.
Per favore acconsenti al trattamento dei dati personali per poter inviare la richiesta di contatto.